Un mito si rinnova, le note racchiuse rimangono le stesse dell'originale: Ylang ylang, gelsomino, rosa, vetiver e vaniglia. Cambia la concentrazione, nella nuova versione più morbida e delicata.
Il mitico Chanel N.5 fu creato nel 1921 dal compositore di profumi Ernest Beaux seguendo le indicazioni di Coco Chanel che voleva una fragranza capace di incarnare una femminilità senza tempo.Il nome essenziale, rappresentato dal numero 5, si deve al fatto che Madame Chanel scelse la quinta proposta olfattiva che le fece Beaux il quale, per la prima volta nella preparazione dei profumi, miscelò essenze naturali e sintetiche. 80 differenti ingredienti, tra cui essenza artificiale di gelsomino, per un profumo differente dalle tradizionali fragranze floreali in voga in quegli anni, non riconducibile ad alcuna essenza specifica: unico ed astratto.
Innovativo nel nome, nella fragranza e nella confezione: una semplice bottiglia in vetro da farmacia con un’etichetta bianca e nera e il tappo tagliato come uno smeraldo. Fu il primo prodotto ad aprire la strada alla produzione industriale di profumeria. Il flacone è esposto dal 1959 al Museo di Arte Moderna di New York. Indimenticabile e indiscussa testimonial divenne Marylin Monroe quando rivelò al mondo intero di indossare solo due gocce di Chanel N.5 per andare a letto.
Chanel No. 5 by Andy Warhol, 1985
Tra le sue celebri frasi, ricordiamo:
L’eleganza non consiste nell’indossare un vestito nuovo.
Alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. E’ l’opposto della volgarità
La moda passa, lo stile resta.
Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell’assenza della volgarità. La volgarità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla.
Per essere insostituibili bisogna essere diversi.